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Dott.ssa Beatrice Farina

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Le 4 sfide degli adolescenti

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Adolescenza e compiti evolutivi.

Nell’adolescenza si presentano alcune sfide, chiamate “compiti di sviluppo”, che concorrono allo sviluppo dell’identità. Conoscerle può aiutare a comprendere ciò con cui l’adolescente si deve quotidianamente confrontare.

1. Le 4 sfide degli adolescenti 

Durante l’adolescenza compaiono 4 compiti evolutivi per affrontare in modo adeguato la vita adulta:

  1. SEPARAZIONE E INDIVIDUAZIONE;
  2. MENTALIZZAZIONE DEL CORPO;
  3. NASCITA COME SOGGETTI SOCIALI;
  4. SVILUPPO DI VALORI E IDEALI.

2. Separazione e individuazione e mentalizzazione del corpo

Il primo compito, quello di SEPARAZIONE E INDIVIDUAZIONE, coincide con la formazione dell’identità e la separazione dalle figure di riferimento.

In particolare, l’adolescente in questo periodo rinuncia ai vissuti di idealizzazione genitoriale tipici della fanciullezza e si affaccia da solo, in modo autonomo, alla vita.

Il secondo compito, quello di MENTALIZZAZIONE DEL CORPO, coincide con la capacità della persona di accettare che il proprio corpo sta cambiando, si sta trasformando da corpo infantile, a corpo adulto.

Da corpo asessuato, diventa corpo sessuale e potenzialmente generativo. È importante, quindi, che la persona arrivi a “seguire con la mente” le modificazioni che stanno avvenendo e a rappresentarsi il suo nuovo corpo adulto.

3. Nascita come soggetti sociali e sviluppo di valori ideali

Il terzo compito, quello della NASCITA COME SOGGETTO SOCIALE, coincide con l’affacciarsi dell’adolescente al gruppo dei pari e con l’allontanamento dai genitori come unica fonte di conoscenza del mondo. Le amicizie, i primi amori, la scuola, e, in generale, il concetto di “gruppo”, risultano, infatti, importantissimi in questa fase del ciclo di vita e il soggetto inizia ad assumersi la responsabilità di un ruolo socialmente riconosciuto, rispondendo anche alla domanda: “Che posto ho io nel mondo?”.

L’ultimo compito, quello della FORMAZIONE DEI VALORI, si riferisce alla possibilità dell’adolescente di creare un proprio sistema valoriale anche diverso da quello genitoriale.

4. Conclusioni

Allo stesso tempo, permane ancora, anche se in modo discontinuo, il bisogno di protezione e i genitori sono ancora il punto di riferimento nei momenti di difficoltà. Per tale motivo, questa risulta essere una fase molto delicata e il processo di cambiamento deve avvenire in modo congiunto tra genitori e figli.

Spesso i genitori, quando si trovano di fronte all’adolescenza dei propri figli, si sentono spaesati e confusi. È importante, però, dimostrarsi disponibili all’ascolto di ciò che i figli portano, dei loro pensieri e delle loro difficoltà. Il ruolo deve essere quello di accompagnare i figli nell’affrontare questi compiti evolutivi, rimanendo comunque il punto di riferimento nei momenti di difficoltà.

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Articolo realizzato da:
Dott.ssa Beatrice Farina
Psicologa dello sviluppo
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