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Dott.ssa Anna Galbiati

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Fabbisogni in gravidanza: come cambiano?

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La nutrizione nei tre trimestri, cambiamento glucidico e proteico. Cosa vuol dire integrazione?

Indice

1. La gravidanza

Il periodo della gravidanza si può suddividere in 3 trimestri.

Per chiarezza: il primo trimestre arriva fino a tredici settimane e 1 giorno, il secondo trimestre fino a ventisei settimane e 2 giorni, il terzo trimestre si conclude circa a quaranta settimane.

Ogni trimestre è caratterizzato da fabbisogni energetici diversi, che vadano di pari passo con lo sviluppo del bambino.

Vediamo ogni trimestre nel dettaglio.

2. Fabbisogni nel primo trimestre

Il primo trimestre di gravidanza è il momento in cui avvengono i primi cambiamenti: affrontare il primo trimestre vuol dire fare i conti con sintomi tra cui nausea, reflusso gastro esofageo e stitichezza. Questi sintomi potrebbero portare ad una riduzione dell’assunzione di cibo. La nausea, per esempio, influisce sull’assunzione di alcuni alimenti, in particolari quelli con odori o consistenze strane come il pesce e alcuni tipi di verdure.

In questo caso sforzarsi di mangiare potrebbe essere controproducente e il rischio è quello di amplificare i sintomi del malessere. Il mio consiglio è ascoltare i segnali del corpo, evitando forzature e rispettando i suoi tempi. Nei momenti di nausea ci si può concentrare sull’assunzione di alimenti secchi o neutri (come riso, pollo, e simili) che siano in grado di limitare e tamponare le sensazioni spiacevoli.

In questo trimestre i fabbisogni non cambiano di tanto, si tende a mantenere il fabbisogno ideale di 1g di proteine per ogni kg corporeo al giorno e una quota di carboidrati intorno ai 170 grammi al giorno.

3. Fabbisogni nel secondo e terzo trimestre

Il secondo trimestre è caratterizzato, solitamente, dalla scomparsa delle nausee e da un generalizzato aumento della fame: giustamente! Il bambino sta crescendo e vi chiede più nutrimento.

In questo trimestre i fabbisogni aumentano: i carboidrati diventano essenziali in quantità non inferiore a 175g al giorno e aumenta anche l’apporto proteico, arrivando intorno a 1g di proteine per ogni kg corporeo + 8 g al giorno. In questo trimestre, con la diminuzione o scomparsa delle nausee, è consigliabile variare la propria alimentazione, assicurarsi che sia ricca di fibre e non dimenticarsi di bere tanta acqua.

Durante il primo e il secondo trimestre è possibile soffrire di stitichezza: bisogna assicurarsi di assumere la quantità necessaria di fibre alimentari, contenute in frutta e verdura, legumi e cereali integrali bere la giusta quantità di acqua e eventualmente integrare, con le dovute precauzioni.

Il terzo trimestre può essere caratterizzato dalla comparsa di un reflusso gastro esofageo persistente, dovuto sia agli sbalzi ormonali sia alla pressione meccanica esercitata dalla pancia. Il reflusso può manifestarsi sotto forma di bruciori allo stomaco e /o alla gola. Per il reflusso si consiglia di diminuire il carico di ogni pasto, in favore di un numero di pasti maggiore ma meno abbondanti. È  consigliabile anche dormire con un rialzo sul collo, in modo da favorire la digestione e evitare che i succhi gastrici risalgano l’esofago.

Il terzo trimestre porta con sé un notevole aumento dei fabbisogni proteici, ovvero 1 grammo di proteine per ogni kg + 26 grammi al giorno, e un mantenimento dei fabbisogni di carboidrati, al più un lieve aumento: anche in questo periodo la fame aumenta e l’alimentazione segue!

4. Integrazione

In gravidanza non aumentano solo i fabbisogni di macronutrienti, (carboidrati, proteine e fibra) ma anche quelli di micronutrienti, come minerali e vitamine. Alcune vitamine e minerali si possono integrare direttamente con la nutrizione, ponendo attenzione ad avere un’alimentazione varia e ricca. L’integrazione di ferro, vitamina D e acido folico viene normalmente raccomandata in soggetti sani, insieme ad un  particolare componente chiamato DHA. Solitamente vengono consigliati integratori multivitaminici completi di tutto.

Le raccomandazioni sono generiche e si riferiscono a soggetti sani: per qualsiasi condizione specifica bisogna rivolgersi ai professionisti. L’alimentazione aiuta a garantire il corretto sviluppo del feto e la salute della madre, e perciò è importante porre attenzione alle regole di base per poter affrontare questo periodo al meglio e in forze.

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Articolo realizzato da:
Dott.ssa Anna Galbiati
Biologa nutrizionista e docente
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