glutine bambini
Dott.ssa Anna Galbiati

Dott.ssa Anna Galbiati

Il glutine fa male ai bambini?

INDICE CONTENUTI

Il glutine fa male ai bambini? È meglio preferire una dieta gluten free, quando si tratta dei più piccoli?
Sfatiamo alcuni miti sugli alimenti considerati dannosi per i bambini con la dottoressa Anna Galbiati, biologa nutrizionista.

Il glutine è una miscela proteica composta prevalentemente da glutenina e gliadina, e si trova in cereali che utilizziamo quotidianamente: lo troviamo nel grano di frumento, nell’orzo, farro, segale e altri.

1. Differenze tra celiachia e intolleranza al glutine

La risposta alla domanda se il glutine faccia male ai bambini è ‘dipende’.

Se il bambino è celiaco o presenta intolleranza al glutine, allora il glutine può essere anche molto dannoso.

Vediamo innanzitutto la differenza tra intolleranza al glutine e celiachia:

1) Celiachia

È una patologia autoimmune.

La presenza del glutine negli alimenti risveglia nell’organismo una risposta immunitaria patologica, come se si creassero degli anticorpi contro lo stesso organismo, in particolare contro i villi intestinali e in questo modo l’intestino non riesce più ad assorbire i nutrienti.

Il danno all’intestino è abbastanza grave e la terapia prevede l’esclusione totale degli alimenti contenenti glutine dalla propria dieta.

2) Intolleranza al glutine

L’intolleranza al glutine, o gluten sensitivity, è invece quella condizione in cui, in seguito all’ingestione di glutine, si riscontrano sintomi in gran parte sovrapponibili a quelli della celiachia e della sindrome da colon irritabile.

I sintomi più comuni sono: gonfiore, sonnolenza, diarrea, stipsi, dolori addominali, cefalea, depressione, ma non c’è atrofia dei villi intestinali né risposta autoimmune dell’organismo.

L’intolleranza al glutine viene anche chiamata intolleranza al grano, dato che la problematica non è accertato che sia dovuta solamente al glutine, ma potrebbe derivare da altre componenti presenti nel grano.

Anche in questo caso la terapia consiste nell’esclusione del glutine dalla dieta con però la possibilità di reintroduzione graduale e di mantenimento dei prodotti con glutine, ponendo attenzione alle quantità e alla qualità di ciò che mangia.

2. È sempre corretto seguire una dieta gluten-free?

Quando nei bambini si riscontrano sintomi come diarrea, stitichezza, gonfiore, sonnolenza, ma anche depressione e irritabilità, la prima cosa che potete fare è contattare il medico per chiedere di valutare l’ipotesi di fare esami specifici.

È importante non improvvisare diagnosi casalinghe e diete di esclusione autoimposte, finché non viene fatta ai bimbi una diagnosi certa.

Capita però che molti bambini sani consumino con regolarità alimenti senza glutine, poiché tra i genitori si è diffusa la convinzione che si tratti di un regime dietetico in grado di apportare benefici anche alla loro salute: dal dimagrimento a una maggiore digeribilità degli alimenti, da un più basso rischio di sviluppare intolleranze fino a un possibile beneficio per l’apparato cardiovascolare.

Nulla di tutto ciò è però mai stato provato. Anzi: nuovi studi escludono benefici specifici  legati al consumo di alimenti senza glutine da parte dei bambini non celiaci.

È importante evitare di applicare diete di esclusione soprattutto prima degli esami clinici, che devono valutare proprio come l’organismo reagisce a determinati componenti.

Ai bambini che non presentano nessuna di queste condizioni è inutile limitare l’assunzione di alimenti contenenti glutine.

Tra i cereali che lo contengono, infatti, ci sono anche i cereali integrali, che sono componenti essenziali di una sana ed equilibrata dieta mediterranea da proporre nella fase dello sviluppo.

La dieta gluten free non coinvolge solo cereali infatti, ma prevede particolare attenzione anche ad alcuni preparati, alle salse e soprattutto ad evitare contaminazione casalinghe anche nelle preparazione più banali.

Dunque, per chi non ha realmente un problema di reattività legato al glutine, non è necessario evitare di somministrare alimenti che lo contengono.

3. Conclusioni

Ad oggi, non è riscontrata nessuna criticità nel somministrare il glutine ai bambini sani, anzi viene incentivato il consumo di cereali integrali nei quali è contenuto, proprio per l’alta presenza di fibre, di minerali e vitamine essenziali per la crescita.

Dunque i prodotti senza glutine è bene che siano consumati solo successivamente ad una diagnosi di celiachia o di intolleranza, affidandosi a professionisti che li consigliano e non auto imponendosi diete detossinanti o affidandosi ad opinioni non qualificate.

Se vuoi approfondire l’argomento e confrontarti con me e altri genitori sul glutine e altre intolleranze nei bambini, ti aspetto nella community di Parentube.

Un saluto,

Dott.ssa Anna Galbiati, biologa nutrizionista

Ti è piaciuto questo articolo?
Condividilo con chi ami 💙

Articolo realizzato da:
Dott.ssa Anna Galbiati
Biologa nutrizionista e docente
4.75/5
Articoli correlati
Video correlati
Altri esperti che parlano di questi argomenti

Paola Cannavò

Psicoterapeuta e pedagogista clinica

Serena Lauria

Psicologa clinica e psicoterapeuta

Giuditta Mastrototaro

Pedagogista

Francesca A. Boccalari

Psicologa clinica e psicoterapeuta

Anna Galbiati

Biologa nutrizionista e docente

Costanza Fogazzaro

Psicologa clinica e docente

Beatrice Farina

Psicologa dello sviluppo

Mariagiulia Pistone

Psicologa clinica

Elisa Trezzi

Pedagogista e insegnante di massaggio infantile AIMI

Carol Pizzolante

Psicologa clinica e arteterapeuta

Samantha Dionisio

Pedagogista e formatrice

Luigi Cirelli

Media educator

Laura Savignano

Educatrice d'infanzia e consulente pedagogica

Giulia Binaghi

Psicologa clinica e psicoterapeuta dell'età evolutiva

Giada Maccan

Psicoterapeuta e Psicologa dello sviluppo

Cinzia Trigiani

Consulente della relazione di coppia e della famiglia

Crea gratis il tuo profilo e ricevi i contenuti adatti alla tua famiglia