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Dott.ssa Maria Grazia Maldarizzi

Dott.ssa Maria Grazia Maldarizzi

Accordo educativo di coppia

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Avere un accordo educativo di coppia può essere un’ardua impresa. Scopriamo insieme cosa potremmo migliorare all’interno del rapporto di coppia genitoriale.

1. Accordo educativo tra genitori

Una buona convivenza generale ed educativa in casa è importantissima per crescere bambini equilibrati, fiduciosi e sereni. I figli sembrano “avere un solo genitore” in alcune situazioni, poiché l’influsso educativo che accompagna la loro crescita è dovuto quasi esclusivamente ad uno di loro.

I bambini hanno bisogno di sentire il senso di impegno condiviso da parte dei genitori e la mancanza di tensioni tra loro.

Quando una coppia decide di unirsi, i bagagli di entrambi, i loro modi di intendere la vita si ritrovano faccia a faccia. L’arrivo di un figlio poi provoca nuovi equilibri e accordi sull’educazione dei figli. A volte può capitare che si sia davvero allineati, altre che teoricamente sì e nella pratica no perché si può essere influenzati anche dall’educazione ricevuta nella propria famiglia di origine.

Siete una nuova famiglia. È giusto parlare dell’educazione ricevuta e prenderla come punto di riferimento in alcuni aspetti. Tuttavia, non bisogna perdere di vista che adesso si fa parte di una famiglia del tutto nuova e non c’è motivo di ripetere le azioni dei propri genitori.

2. L’accordo di coppia significa avere un fronte comune

Bisogna mostrare un fronte comune parlando in privato di questioni in cui si è in disaccordo e delle regole familiari. Il vostro partner è un alleato.

La capacità di diventare alleati si sviluppa gradualmente, attraverso il superamento degli aspetti immaturi del rapporto di coppia, e rappresenta sempre un tentativo parziale di avvicinarsi a quel rapporto collaborativo che realizza nello stesso tempo il bene dei figli.

3. Accordo educativo: condizioni indispensabili

La condizione indispensabile per realizzare un reale accordo educativo consiste nella capacità di avere un buon dialogo e assimilare progressivamente anche la sensibilità del coniuge, cioè riuscire a dirsi reciprocamente “come si vedono i figli” e come ci si vede per aiutarsi a tirar fuori il meglio di sé.

Litigare davanti ai figli rispettivamente ad una scelta o accusarsi non può cambiare l’altro; bisogna cercare di fare appello alla sua ragionevolezza, allargando progressivamente la sua capacità di vedere le cose.

Ecco come l’essere genitori diventa così motivo di unione e non di divisione.

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Articolo realizzato da:
Dott.ssa Maria Grazia Maldarizzi
Pedagogista e docente
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