dove far dormire il mio bambino
Dott.ssa Sara Righetti

Dott.ssa Sara Righetti

Dove far dormire il mio bambino? [2023]

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Ciao a tutti, sono Sara Righetti, educatrice e scienziata cognitiva, e oggi voglio parlare di un tema che so essere molto sentito dai neo-genitori: Dove far dormire il mio bambino? Capisco bene che ogni famiglia è unica e che non esiste una risposta univoca, ma vorrei condividere con voi le varie opzioni a disposizione, con i relativi pro e contro, affinché possiate fare la scelta più adatta alle vostre esigenze.

Bed-sharing: Condividere il letto

Il bed-sharing, o la condivisione del letto tra genitori e neonato, è una pratica diffusa in molte culture. È una scelta personale e intima che molte famiglie adottano per vari motivi, tra cui il desiderio di stare più vicini al proprio bambino e facilitare l’allattamento notturno.

Cosa è il bed-sharing?

Il bed-sharing è la pratica di far dormire il neonato nel letto con i genitori. È un modo per mantenere una stretta vicinanza fisica e emotiva durante la notte, e può essere particolarmente utile nei primi mesi di vita del bambino. Questa pratica può favorire l’allattamento al seno, rafforzare il legame tra genitori e bambino, e aiutare tutti a dormire meglio grazie alla vicinanza e al comfort reciproco.

Precauzioni e consigli

Se scegliete il bed-sharing, è fondamentale adottare alcune precauzioni per garantire la sicurezza del vostro bambino. Assicuratevi che il materasso sia rigido e che non ci siano cuscini, coperte soffici o giocattoli intorno al bambino che potrebbero aumentare il rischio di soffocamento. Inoltre, è importante che i genitori non fumino e non abbiano consumato alcol o farmaci che potrebbero alterare la loro consapevolezza durante la notte. Infine, è cruciale prestare attenzione a evitare di soffocare il bambino mentre dormite.

Casi in cui è sconsigliato

Nonostante i suoi potenziali benefici, il bed-sharing non è consigliato in tutte le situazioni. Ad esempio, è sconsigliato praticare il bed-sharing se uno dei genitori soffre di disturbi del sonno, se ci sono altri fratelli nel letto, o se i genitori fumano o hanno assunto alcol o droghe. Inoltre, se il bambino è prematuro o ha un peso molto basso alla nascita, è meglio optare per soluzioni alternative per garantire la sua sicurezza. 

In sintesi, il bed-sharing può essere una scelta amorevole e benefica se fatto in modo consapevole e sicuro. È importante valutare attentamente la propria situazione, essere consapevoli dei rischi e adottare tutte le precauzioni necessarie per garantire il benessere del vostro bambino.

Co-sleeping: Il lettino attaccato al letto

Il co-sleeping è una soluzione che sta guadagnando sempre più popolarità tra i genitori di neonati. Consiste nell’avere il lettino del bambino attaccato a uno dei lati del letto dei genitori, permettendo così una facile accessibilità durante la notte pur mantenendo spazi separati. Questa pratica combina i vantaggi della vicinanza notturna con una maggiore sicurezza rispetto al bed-sharing.

Benefici del co-sleeping

I benefici del co-sleeping sono numerosi e riguardano sia il neonato sia i genitori. Per il bambino, la vicinanza fisica durante la notte può risultare rassicurante e contribuire a stabilire un ritmo di sonno più regolare. I genitori, d’altra parte, trovano più facile gestire eventuali risvegli notturni, specialmente se la mamma sta allattando, e si sentono più tranquilli sapendo che il loro bambino è a portata di mano. Inoltre, il co-sleeping può rafforzare il legame affettivo tra genitori e bambino e facilitare la transizione verso il sonno autonomo quando sarà il momento giusto.

Come organizzare lo spazio

Per praticare il co-sleeping in modo sicuro, è essenziale prestare attenzione all’organizzazione dello spazio. È importante scegliere un lettino apposito per il co-sleeping, che possa essere agganciato in modo sicuro al letto dei genitori e che abbia i bordi adeguatamente alti per prevenire cadute.

Assicuratevi che non ci siano spazi in cui il bambino possa rimanere incastrato e che il materasso del lettino sia allineato con quello del letto principale. Infine, come per il bed-sharing, evitate di avere coperte pesanti e cuscini in eccesso vicino al bambino per minimizzare i rischi.

Adottare la pratica del co-sleeping significa scegliere una via di mezzo che unisce i benefici della vicinanza notturna con una maggiore sicurezza. È una soluzione che molti genitori trovano ideale, soprattutto nei primi mesi di vita del bambino, per gestire al meglio i risvegli notturni e rafforzare il legame affettivo con il proprio piccolo.

Dove far dormire il mio bambino? Nel suo lettino, ma nella stessa stanza

Optare per far dormire il bambino nel suo lettino, ma all’interno della stessa stanza, è una scelta che molti genitori prendono, specialmente nei primi mesi di vita del piccolo. Questa soluzione permette di mantenere una certa vicinanza, facilitando le poppate notturne e permettendo ai genitori di intervenire rapidamente in caso di bisogno, pur garantendo al bambino un proprio spazio.

Vantaggi e svantaggi

Tra i vantaggi di questa soluzione, c’è sicuramente la possibilità per i genitori di dormire più tranquilli sapendo che il bambino è vicino. Inoltre, è più facile monitorare eventuali risvegli notturni e intervenire prontamente. D’altra parte, i risvegli del bambino possono disturbare il sonno dei genitori più di quanto accadrebbe se il piccolo dormisse in un’altra stanza. Inoltre, la transizione verso il sonno autonomo in una stanza separata potrebbe richiedere più tempo e pazienza.

Consigli per una transizione serena

Per garantire che sia il bambino sia i genitori beneficino di questa soluzione, è importante creare un ambiente di sonno confortevole e sicuro. Assicuratevi che il lettino sia omologato e rispetti tutte le norme di sicurezza.

Evitate di tenere nel lettino giocattoli o cuscini che potrebbero rappresentare un rischio. Per facilitare la futura transizione verso una stanza separata, potete iniziare a far fare al bambino dei brevi pisolini nel suo futuro ambiente di sonno, in modo che si abitui gradualmente al nuovo spazio. Ricordate, ogni bambino è diverso e ha i suoi tempi, per cui è fondamentale procedere con calma e senza fretta, rispettando i bisogni e i ritmi del vostro piccolo.

Attraverso questi consigli e considerazioni, spero di avervi fornito spunti utili per fare la scelta migliore per il sonno del vostro bambino, sempre tenendo a mente le sue esigenze e il benessere di tutta la famiglia.

Il bambino nel suo lettino in un’altra stanza

La scelta di far dormire il bambino nel suo lettino ma in una stanza separata è un passo importante e spesso fonte di ansia per i genitori. Tuttavia, è anche un passo fondamentale per l’indipendenza del bambino e la qualità del sonno di tutta la famiglia. Vediamo insieme come capire quando è il momento giusto per questa transizione e come mantenere un collegamento con il piccolo.

Quando è il momento giusto?

Non c’è una risposta univoca a questa domanda, in quanto ogni bambino e ogni famiglia sono unici. Tuttavia, molti esperti concordano che, in genere, intorno ai 6-12 mesi il bambino potrebbe essere pronto per dormire nella sua stanza. È importante valutare attentamente i segnali che il bambino ci invia: se dorme per periodi più lunghi durante la notte e sembra tranquillo quando si addormenta da solo, potrebbe essere il momento di provare. È essenziale, comunque, che i genitori si sentano pronti e sicuri di questa decisione.

Come mantenere un collegamento

Anche se il bambino dorme in un’altra stanza, ci sono diversi modi per mantenere un collegamento e garantire la sua sicurezza. L’uso di un baby monitor può aiutare i genitori a sentirsi più tranquilli, permettendo loro di sentire ogni rumore proveniente dalla stanza del bambino. Inoltre, stabilire una routine serale rassicurante può aiutare il bambino a sentirsi sicuro e amato, anche quando non è fisicamente nella stessa stanza dei genitori. Ricordatevi di trascorrere del tempo di qualità con il bambino prima di andare a letto, con coccole, una favola o una canzoncina, per rafforzare il vostro legame affettivo.

Ricordate, la decisione di quando e come far dormire il bambino in un’altra stanza dipende unicamente dalle esigenze e dalle preferenze della vostra famiglia. Ascoltate il vostro istinto e procedete a piccoli passi, sempre con amore e pazienza.

Ascoltare le esigenze del bambino

Capire cosa è meglio per il nostro bambino richiede attenzione e sensibilità. Ogni bambino ha il suo ritmo e le sue necessità, e sta a noi genitori interpretare i segnali che ci invia. Se notate che il vostro piccolo è irrequieto o ha difficoltà a prendere sonno, potrebbe essere necessario rivedere la routine pre-nanna o il luogo in cui dorme. Ascoltare e osservare il bambino è fondamentale per creare l’ambiente più adatto a lui, garantendogli un sonno tranquillo e riposante.

La sicurezza prima di tutto

Quando si tratta di far dormire il bambino, la sicurezza deve essere sempre la priorità assoluta. Assicuratevi che il luogo in cui il bambino dorme sia privo di oggetti soffici o piccoli che potrebbero rappresentare un rischio di soffocamento. Se optate per il bed-sharing, seguite attentamente le linee guida per una pratica sicura. La sicurezza deve essere garantita in ogni situazione, per permettere al bambino di dormire serenamente e ai genitori di dormire tranquilli.

I benefici di una buona routine notturna

Stabilire una routine notturna è essenziale per aiutare il bambino a capire quando è il momento di andare a dormire. Una routine costante e rilassante prima di andare a letto, come un bagno caldo, una storia o una ninna nanna, può aiutare il bambino a calmarsi e prepararsi al sonno. I benefici di una buona routine notturna si riflettono non solo sulla qualità del sonno del bambino, ma anche sul benessere della famiglia intera.

Consigli pratici per tutte le opzioni

Indipendentemente dalla scelta che farete su dove far dormire il vostro bambino, ci sono alcuni consigli pratici che possono essere utili in ogni situazione. Mantenere una temperatura confortevole nella stanza, utilizzare una luce notturna tenue se il bambino ha paura del buio e assicurarsi che il materasso e la biancheria da letto siano confortevoli e sicuri, sono tutti aspetti importanti da considerare. Inoltre, cercate di mantenere un atteggiamento positivo e rassicurante, per aiutare il bambino a sentirsi sicuro e amato.

Il ruolo del comfort e dell’ambiente

L’ambiente in cui il bambino dorme gioca un ruolo cruciale nella qualità del suo sonno. Assicuratevi che la stanza sia silenziosa, buia e alla giusta temperatura. Un ambiente confortevole e accogliente aiuta il bambino a sentirsi sicuro e tranquillo, facilitando l’addormentamento e garantendo un sonno più profondo e riposante. Ricordate, un bambino che dorme bene è un bambino felice, e un bambino felice significa genitori felici.

Come gestire i risvegli notturni

I risvegli notturni sono una parte normale dello sviluppo dei bambini, ma possono diventare una sfida per i genitori. Il modo in cui gestiamo questi risvegli può avere un impatto significativo sul sonno del bambino e sulla tranquillità della famiglia. Cercate di mantenere la calma e di essere coerenti nelle vostre risposte.

Se il bambino si sveglia, offrite conforto e rassicurazione, ma cercate di evitare di creare abitudini che potrebbero diventare difficili da cambiare in seguito, come ad esempio portare il bambino nel vostro letto o dondolarlo fino a che non si riaddormenta. La pazienza e la costanza sono la chiave.

La transizione verso la soluzione definitiva

La scelta di dove far dormire il bambino può cambiare nel tempo, e la transizione da una soluzione all’altra deve essere gestita con cura e attenzione. Se decidete di spostare il bambino nel suo lettino o in un’altra stanza, fatelo gradualmente e in modo che il bambino possa adattarsi al nuovo ambiente. Assicuratevi di mantenere la stessa routine notturna e di offrire conforto e rassicurazione durante il processo. La transizione deve essere guidata dalle esigenze del bambino e dalla vostra intuizione come genitori.

Conclusioni e pensieri finali

In conclusione, la decisione su dove far dormire il vostro bambino è personale e deve essere presa tenendo conto delle esigenze specifiche della vostra famiglia e del vostro bambino. Non esiste una risposta unica, ma diverse opzioni che possono essere adattate alla vostra situazione. Ricordate, la sicurezza deve essere sempre la priorità, e ascoltare le esigenze del bambino è fondamentale. Con amore, pazienza e coerenza, troverete la soluzione che funziona meglio per voi e garantirete al vostro bambino un sonno tranquillo e riposante.

FAQ: Domande frequenti

1. È sicuro praticare il bed-sharing?

Sì, il bed-sharing può essere praticato in modo sicuro seguendo precise linee guida e adottando le necessarie precauzioni.

2. Come posso aiutare il mio bambino a adattarsi al suo lettino?

Mantenete una routine notturna costante, offrite conforto e rassicurazione e rendete l’ambiente del lettino accogliente e familiare.

3. È normale che il bambino si svegli di notte?

Sì, i risvegli notturni sono una parte normale dello sviluppo dei bambini, soprattutto nei primi mesi di vita.

4. Quando è il momento giusto per spostare il bambino nel suo lettino?

Non c’è un momento giusto universale; la decisione deve essere basata sulle esigenze specifiche del bambino e della famiglia.

5. Quali sono i principali benefici di una buona routine notturna?

Una buona routine notturna aiuta il bambino a calmarsi, a prepararsi al sonno e a stabilire abitudini di sonno salutari.

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Articolo realizzato da:
Dott.ssa Sara Righetti
Educatrice e scienziata cognitiva
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