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Dott.ssa Maria Grazia Maldarizzi

Dott.ssa Maria Grazia Maldarizzi

Doudou: cos’è e quando inserirlo

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Preferite doudou adatti all’età del vostro bimbo e, possibilmente, in materiali naturali. Tenetelo sempre sotto controllo per evitare di perderlo. Proprio in virtù della sua funzione calmante, il doudou diventa fondamentale per accompagnare il neonato nel momento della nanna, lontano dalla mamma o dalla figura di riferimento. Nonostante il suo utilizzo possa protrarsi anche per qualche anno è però estremamente importante, come per ogni altro distacco, capire se è il momento giusto per togliere il doudou, e dare al bambino il tempo di salutare il giocattolo in modo graduale e non traumatico.

1. Cos’è il doudou

Probabilmente conoscete, avete utilizzato con i vostri figli oppure avete regalato ad un neonato un “doudou” (dal francese, si pronuncia dudu).

Nello sviluppo infantile umano, un oggetto transizionale è un qualcosa, solitamente un oggetto fisico, che fornisce conforto psicologico al bambino, sostituendo progressivamente il legame simbiotico madre-figlio.

Si tratta di uno straccetto morbido in genere dotato di una testina al centro (di solito a forma di animaletto) e talvolta ci sono delle piccole zampine alle estremità del tessuto.

In commercio ne esistono svariati modelli di diversi colori, marche e tipologia; le persone più creative e con un po’ di manualità possono confezionare un doudou fai-da-te, facendo attenzione ad utilizzare tessuti morbidi e a non inserire piccole parti che potrebbero essere pericolosamente ingerite dal bambino.

2. Il doudou e i suoi effetti positivi

Non si tratta quindi di un giocattolo o di un pupazzetto qualsiasi ma di un oggetto molto importante: un oggetto transizionale che ricorda la mamma, il calore degli affetti, la propria casa.

Lo psicoanalista e pediatra inglese Donald Winnicott, ha appunto teorizzato l’oggetto transizionale che aiuta il bambino a differenziarsi dalla madre, cioè a capire che lui e la mamma non sono “fusi insieme” ma sono due individui separati.

L’oggetto transizionale, che possiamo chiamare doudou, risulta quindi importante per aiutare il bambino nella gestione della separazione dalla mamma e per sentirsi rassicurato.

Il doudou ha un effetto positivo anche sul sonno, in quanto il bambino dorme più serenamente con accanto il suo pupazzetto che profuma di mamma!

Prima di dare il doudou al bimbo, quindi, sarebbe bene che la mamma ne “impregnasse” il tessuto con il suo odore. In che modo?  Può tenere il doudou sotto i vestiti a contatto con la propria pelle oppure accanto a sé nel letto mentre dorme.

3. Quando inserire il doudou

Io consiglio l’inserimento a 6 mesi.

Quando il bambino sta mangiando dal biberon o seno, infiliamo quel tenero oggetto da coccolare sotto il loro braccio in modo che si senta protetto e al sicuro così da associarlo a sicurezza, amore, mamma o papà, conforto, nutrimento, è a tutti questi sentimenti positivi.

Il genitore dovrebbe dare molta importanza a tale oggetto e non dimenticarlo mai in caso di viaggi, visite dal pediatra, inserimento al nido, primi giorni della scuola dell’infanzia.

In queste occasioni di “stress” e di cambiamento, il doudou ha un effetto calmante sul bambino e lo aiuta ad affrontarle con maggiore sicurezza.

A sei mesi non comprenderà di dover portare con sé questo giocattolo. Sarai tu a metterlo accanto mentre mangia o mentre è nella sua stanza. Lui assocerà quell’oggetto a mamma, papà, casa, sonno e quindi sarà di aiuto quando sarà necessario.

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Articolo realizzato da:
Dott.ssa Maria Grazia Maldarizzi
Pedagogista e docente
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