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Dott.ssa Antea Zenato

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La pedagogia che cos’è? Perché mi dovrei affidare ad un pedagogista?

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La pedagogia è la disciplina che studia l’educazione della persona; non intende però l’educazione che ci viene insegnata da bambini come il grazie, il per piacere ecc.. ma un altro tipo di educazione

Indice

1. Pedagogia: cos’è

La pedagogia è la disciplina che studia l’educazione della persona; non intende però l’educazione che ci viene insegnata da bambini come il grazie, il per piacere ecc.. ma un altro tipo di educazione.

Autori come Socrate, Aristotele, San Tommaso e altri oltre a essere famosissimi e importantissimi filosofi sono stati anche dei pedagogisti o pedagoghi. Cosi come Voltaire, il padre della rivoluzione francese.

La pedagogia così come la sociologia o la psicologia, è una delle scienze che studia l’essere umano da diversi punti di vista: così come la psicologia studia i processi mentali la pedagogia capisce come ci si relaziona o come si è stati educati nel relazionarsi con le persone. È un sapere molto più pratico di cui oggi, moltissime persone non conoscono la sua identità e tantomeno la sua esistenza.

2. Il pedagogista

Il pedagogista è uno specialista che opera in ottica di informativa e cioè non può fare diagnosi o certificati come il PDP o il PEI, o altre certificazioni che considerano l’ambito mentale. Si occupa di individuare i punti di forza e i punti deboli di qualsiasi situazione e cerca di colmare il divario che si verifica creando non solo equilibrio ma, la creazione di metodi utili nel momento del bisogno.

In passato, il pedagogista era una figura importantissima: a esso infatti i figli delle famiglie più ricche ambienti, venivano affidati per sviluppare una sana e corretta educazione e formazione. Il pedagogista è lo specialista che si occupa delle emozioni, della formazione, della progettazione ecc.. insomma di tutti quegli aspetti che possono portare a individuare nuove competenze e capacità per la persona.

3. La pedagogia oggi

La pedagogia oggi, è poco conosciuta per dei motivi normativi; ma fino a qualche anno fa era un professionista inserito nelle varie equipe professionali. Oggi, moltissime persone non conoscono la mia professione.

Come riporta il dizionario: “Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine il pedagogo era semplicemente il servo a cui si affidavano (soprattutto in Atene) i fanciulli dall’età di sette anni. A Roma il pedagogo comparve, come altre figure della civiltà greca, nel 1° sec. a.C., e vi assunse, più chiaramente, le funzioni del precettore, assistendo i giovani finché indossavano la toga virile (17 anni).”. 1

Negli anni però la pedagogia si è specializzata organizzando la sua conoscenza e il suo approfondimento lungo tutto l’arco della vita: esistono infatti anche pedagogia degli adulti, del lavoro, della famiglia, pedagogia clinica, giuridica ecc..

Il ruolo della pedagogia, è assieme a materie quali la psicologia o la sociologia una disciplina che studia l’essere umano anche dal punto di vista formativo; si occupa infatti anche di risorse umane in azienda, supervisioni, creazione di progetti ecc..
Si! Anche in azienda troviamo figure formate in ambito pedagogico: i famosi HR sono formatori specializzati in ambito di pedagogia che selezionano persone considerate idonee ma non solo. Si occupano anche di ascoltare e risolvere problematiche relazionali fra colleghi creando mediazione, ascolto, reciprocità e aiuto oltre che sviluppo di potenzialità che possano portare ad una maggiore
comprensione di sé stessi.

Ma, non solo: la figura del pedagogista si occupa anche di mediazione familiare e di assistenza nelle separazioni, divorzi, affidamenti, adozioni. Esso si occupa di indagare e capire inoltre, come un emozione possa portare una persona a stravolgere il suo comportamento e di come esso possa originare disagio.

Non è un caso se il prossimo anno a scuola verrà introdotta la materia di intelligenza emotiva e la competenza a saper gestire determinate emozioni; il compito verrà affidato a un pedagogista specialista dell’educazione e della formazione rispetto le emozioni. Al giorno d’oggi sempre più persone necessitano della sua figura, essendo uno specialista multiformato sugli aspetti della persona. Ripeto però che il suo campo di indagine e lavoro è circoscritto su di un lavoro fatto sulle potenzialità di una persona e delle sue capacità di modificazione di sé stesso.

1. https://www.treccani.it/enciclopedia/pedagogia/

4. Pedagogia e psicologia: le differenze

Ma quindi che differenza esiste con la psicologia? “Lo psicologo si focalizza sugli stati mentali, avendo una visione più clinica e medicalizzata delle problematiche inerenti i vari aspetti della vita.

Il pedagogista è specializzato nel processo educativo, formativo e di apprendimento: si rivolge ad ogni fascia d’età affinché l’essere umano sfrutti le proprie potenzialità per compensare le incertezze e le difficoltà del vivere quotidiano. Lo fa instaurando un rapporto con la persona, non intesa come paziente, come un soggetto, cioè, definito da classificazioni ma, piuttosto, un individuo che si distingue da tutti gli altri per le sue peculiarità. Il pedagogista lavora, quindi, sulle potenzialità del soggetto al fine di risvegliarne lo stato di libertà, non utilizzando indicazioni soggioganti ma stimolandone l’autonomia e rinforzandola positivamente. Il pedagogista predilige, quindi, un’azione di ‘intervento’ e non di ‘trattamento”. 2

Ecco allora svelato l’arcano e definita la differenza: il pedagogista può collaborare con lo psicologo: essi infatti lavorano su due linee parallele che alle volte si incontrano e si sovrappongono, lavorando sullo stesso oggetto di studio. Quando infatti, si inizia un percorso psicologico, la seconda fase sarebbe quella di rivolgersi ad un pedagogista.

2. https://www.mariateresascarinzi.it/site/qual-e-la-differenza-tra-il-pedagogista-e-lo-psicologo/

5. Il percorso pedagogico

Il percorso che verrà poi delineato si adatterà alle riflessioni e al trattamento svolto col collega andando a insegnare e individuare le giuste pratiche di comportamento e di sviluppo delle proprie potenzialità. L’obiettivo finale sarà stato quello di essere partiti dalla diagnosi dello psicologo per poi portare la persona, in totale autonomia, all’autorealizzazione. Ovviamente gli stimoli che verranno proposti saranno sempre discussi e concordati da parte del pedagogista, rispettando il principio cardine della pedagogia e cioè la flessibilità e il cambiamento anche in corso d’opera.

La pedagogia infatti, ha la possibilità, a differenza della psicologia, di potersi modificare a seconda di ciò che emerge dai vari percorsi e vari stimoli; per cui se si dovesse rispondere alla domanda “perché un pedagogista invece di uno psicologo?” la risposta sarebbe molto chiara. In primis determinare che tipologia di difficoltà abbiamo: se scolastica e di metodo sarebbe più indicato il pedagogista perché insegnerebbe una pratica, Cosi come per orientamenti o lavori sulle emozioni che mi creano disagio a livello comportamentale ed emotivo più che clinico.

La differenza sostanziale sta proprio qui, il pedagogista lavora su quelle difficoltà che possono essere risolte mediante delle pratiche mi facciano rendere conto delle mie potenzialità e della mia autonomia.

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Articolo realizzato da:
Dott.ssa Antea Zenato
Pedagogista giuridica e clinica
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