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Dott.ssa Anna De Santo

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Linguaggio: per poter parlare bene devo sentire bene

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Tra le caratteristiche fisiche che influiscono sullo sviluppo del linguaggio, occupa un posto molto importante la capacità uditiva, ovvero l’intensità con cui gli esseri umani sentono rumori, parole, e suoni.

1. Linguaggio: cosa ne influisce lo sviluppo?

Tra le caratteristiche fisiche che influiscono sullo sviluppo del linguaggio, occupa un posto molto importante la capacità uditiva, ovvero l’intensità con cui gli esseri umani sentono rumori, parole, e suoni.

In un precedente argomento abbiamo parlato dell’importanza della tuba di Eustachio che scende dall’orecchio medio verso il rinofaringe e di come sia importante mantenere pulito il naso. Conoscere la funzione della tuba di Eustachio è molto importante. Non lasciando libere le vie aeree il catarro non riesce a scendere nel rinofaringe lungo la tuba, perché essa fino ai tre 4 anni di età si colloca in posizione orizzontale e quindi non riesce a drenare il liquido e i batteri risalgono nell’orecchio medio, creando infiammazione e infezione.

È questa la tipica otite media, il catarro ristagna nell’orecchio medio e provoca infiammazione. Quando succede questo, il bambino ha difficoltà a sentire e a riconoscere i suoni del linguaggio e i  rumori, questo continuo sentire ovattato,  può provocare  in seguito, un ritardo del linguaggio e più specificatamente la difficoltà a pronunciare le vocali e le consonanti.

2. “The Speech Banana”

Si può constatare che le frequenze fra i 250 hertz e gli 8000 Hz sono le frequenze dell’ascolto dei rumori e del linguaggio parlato.

Questa immagine viene chiamata tecnicamente “Speech banana” per la caratteristica forma che assumono le consonanti e i suoni udibili dall’uomo, e mette in evidenza rumori e suoni che normalmente l’essere umano riesce a sentire. Nell’asse cartesiano, sul piano orizzontale vengono assegnate le frequenze del parlato e sul piano verticale viene posizionata l’intensità dei rumori, delle vocali e delle consonanti del linguaggio che sono percepibili dall’orecchio umano.

I suoni del linguaggio vengono percepiti bene da zero fino a 30 dB, mentre i rumori come un pianoforte, un aeroplano che passa, un motociclo, un camion, vengono percepiti ad un livello molto più alto, che si pone in basso nel grafico, e più precisamente fra i 70 e 90 decibel.

3. Cosa fare se tuo figlio ha otiti frequenti?

Un bambino che ha un problema di otiti frequenti, spesso, non percepisce suoni del linguaggio umano, il catarro che si deposita nell’ orecchio medio non da accesso ai suoni del linguaggio inferiori ai 40- 50 decibel, facendo perdere al bambino anche il 50% dell’informazione durante una conversazione.

Se il bambino non viene curato su questo aspetto avrà come conseguenza la difficoltà di apprendere la corretta pronuncia dei suoni del linguaggio, come S, la Zeta, la F, la V, CI e GI.
Proprio per un problema di sordità media trasmissiva causata dal catarro che persiste nell’ orecchio medio.

La soluzione, in questi casi, è quella di andare dal medico otorinolaringoiatra per valutare se sia il caso di intervenire anche con un drenaggio trans timpanico, che aiuterebbe a portare la soglia uditiva verso la normalità.

Nel caso della sordità trasmissiva che vi ho appena descritto essa è reversibile, cioè curabile.

Ovviamente se un bambino nasce già con una sordità conclamata, la soluzione sarà  quella di mettere le protesi acustiche o l’impianto cocleare rivolgendosi ai centri specializzati che valuteranno il grado di perdita uditiva e la soluzione più idonea.

In rari casi alcuni bambini, acquisiscono la sordità del nervo acustico verso i quattro anni, questo tipo di sordità è ereditaria, per questo è importante verificare che in famiglia non vi siano stati già altri casi e fare attenzione, se lo sviluppo del linguaggio si blocca o non dovesse procedere o se il bambino spesso non si volta quando viene chiamato da vicino.

Per questo e per altri motivi quando vi sono problemi di linguaggio di solito i pediatri o i neuropsichiatri infantili  chiedono un approfondimento attraverso l’esame audiometrico infantile per togliere ogni dubbio.

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Articolo realizzato da:
Dott.ssa Anna De Santo
Logopedista
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