mio figlio non vuole andare a scuola
Dott.ssa Serena Lauria

Dott.ssa Serena Lauria

Mio figlio non vuole andare a scuola, che fare? [2023]

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Mio figlio non vuole andare a scuola: introduzione

Ciao a tutti, sono Serena Lauria, specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale per bambini e famiglie. So che molti di voi potrebbero trovarsi di fronte a una questione molto delicata: il vostro bambino non vuole andare a scuola e mostra segni che potrebbero essere interpretati come fobia scolare. Non preoccupatevi, non siete soli e ci sono strade percorribili per affrontare questa situazione.

Che cosa è la fobia scolare

La fobia scolare è un rifiuto persistente e intensivo di andare a scuola, che può portare a notevoli livelli di stress non solo per il bambino, ma anche per l’intera famiglia.

Questa non è una “svogliatezza passeggera” o un semplice “non mi va“. Stiamo parlando di una forma di ansia che può avere ripercussioni significative sul benessere psicologico e fisico del vostro piccolo.

In alcuni casi, il bambino può manifestare un forte malessere, arrivando ad avere crisi di pianto, attacchi di panico, o persino sintomi psicosomatici come mal di pancia e mal di testa. Capire che cosa sta succedendo è il primo passo per poter aiutare in modo efficace.

Mio figlio non vuole andare a scuola: segni e sintomi

Osservare e riconoscere i sintomi è fondamentale per affrontare la fobia scolare nel modo più adeguato possibile. Ma quali sono i campanelli d’allarme da non sottovalutare?

Comportamenti tipici

Il bambino può iniziare a manifestare comportamenti che innescano allarmi, come piangere al momento di andare a scuola o durante la notte precedente.

Può diventare particolarmente agitato la domenica sera all’idea del ritorno a scuola il giorno dopo. Altri segnali comportamentali possono includere un forte attaccamento ai genitori, con richieste frequenti di attenzione, o addirittura tentativi di fuga dalla scuola o dalla classe. Questi comportamenti possono iniziare in concomitanza con un evento scatenante, come un trasloco, la nascita di un fratellino, o un episodio spiacevole a scuola come un rimprovero o un litigio.

Sintomi psicosomatici

Spesso, la fobia scolare si manifesta attraverso sintomi fisici, come mal di pancia, nausea, o cefalee. Non è raro che questi sintomi siano così intensi da richiedere visite mediche, esami, e persino giorni di assenza dalla scuola.

Tuttavia, è cruciale comprendere che tali sintomi spesso non hanno una causa fisica, ma sono espressione del malessere psicologico del bambino.

Consultare uno specialista può aiutare a escludere cause mediche e indirizzare verso un percorso di supporto psicologico.

E ricordate, affrontare la fobia scolare è un percorso che coinvolge la famiglia, la scuola, e in alcuni casi, necessita del supporto di professionisti. Non siete soli in questo, e la buona notizia è che con l’approccio giusto, c’è una luce in fondo al tunnel.

Possibili Cause

Capire le cause alla base della fobia scolare nel vostro bambino può essere complicato, ma è il primo passo fondamentale per un approccio mirato e, quindi, efficace. Spesso, la fobia scolare non deriva da un singolo fattore, ma è la risultante di una combinazione di elementi che possono variare da caso a caso.

Eventi di vita

Gli eventi che alterano la vita quotidiana di un bambino possono spesso innescare o acuire la fobia scolare.

Stiamo parlando di eventi come un trasloco, un cambio di scuola, la nascita di un fratello o sorella, o anche una malattia prolungata che ha tenuto il bambino lontano dalla scuola per un periodo. È cruciale considerare questi fattori quando si cerca di comprendere la causa del disagio del vostro figlio.

Dinamiche scolastiche

Non sottovalutate mai l’impatto che l’ambiente scolastico può avere sul benessere del vostro bambino. Dalle relazioni con gli insegnanti e i compagni di classe alla pressione delle prestazioni, ci sono numerose dinamiche che possono contribuire alla fobia scolare. Per esempio, il bambino potrebbe aver paura di rimanere indietro nel programma scolastico, di essere rimproverato o addirittura deriso. È quindi fondamentale mantenere un dialogo aperto con gli insegnanti e, se possibile, anche con gli altri genitori.

Le conseguenze a lungo termine

È fondamentale intervenire tempestivamente di fronte a un caso di fobia scolare per evitare che il problema si cronicizzi e porti a conseguenze più gravi nel lungo termine. Una fobia scolare non trattata può portare a una serie di complicazioni, tra cui la perdita di fiducia in sé stessi, problemi di socializzazione e, in casi estremi, può persino sfociare in forme più serie di disturbi d’ansia o depressione. Per non parlare delle possibili ripercussioni sul rendimento scolastico, che può soffrire notevolmente, precludendo al bambino opportunità future.

Ricordate, affrontare questo problema è un percorso che coinvolge tutta la famiglia e richiede un approccio olistico che consideri ogni aspetto della vita del bambino. Consultare uno psicologo specializzato può fornire un quadro più chiaro della situazione e suggerire un piano di trattamento più adeguato per il vostro caso specifico.

Il ruolo dei genitori

Il ruolo dei genitori è fondamentale nel gestire e superare la fobia scolare del proprio figlio. Voi siete i primi riferimenti emotivi e comportamentali per il vostro bambino, e il vostro sostegno può fare una grande differenza. Ecco alcune direzioni in cui potete lavorare per aiutare vostro figlio.

Dialogo e comprensione

Il primo passo per affrontare il problema è instaurare un dialogo aperto e comprensivo con il vostro bambino. Cercate di capire le sue preoccupazioni, paure e insicurezze senza giudicarlo o minimizzare il suo stato d’animo. La chiave è l’ascolto empatico. Dategli il tempo e lo spazio per esprimersi. Spesso, solo sapendo che è ascoltato e compreso, il bambino può iniziare a sentirsi meglio.

Collaborazione con la scuola

Una collaborazione efficace con la scuola è fondamentale. Tenete un canale di comunicazione aperto con gli insegnanti e, se necessario, con la direzione della scuola. Questo non solo vi darà una migliore comprensione delle dinamiche scolastiche che potrebbero essere all’origine della fobia, ma aiuterà anche il vostro bambino a percepire la scuola come un ambiente meno minaccioso.

Costruire relazioni positive

Incoraggiate la socializzazione del vostro bambino al di fuori dell’ambiente scolastico. Ad esempio, potreste organizzare incontri con i suoi amici a casa vostra. Mantenere relazioni positive aiuta il vostro bambino a costruire la sua rete di supporto emotivo e può diminuire la sua ansia legata all’ambiente scolastico.

Il ruolo dei genitori non è mai semplice, specialmente quando affrontate problemi come la fobia scolare. Ma ricordate, voi siete una colonna portante nella vita del vostro bambino, e il vostro amore e supporto possono fare la differenza nel suo percorso verso il benessere. E, quando sentite che la situazione è oltre il vostro controllo, non esitate a cercare il supporto di un professionista. Il benessere del vostro bambino ne vale la pena.

Cosa NON fare

In una situazione delicata come questa, è fondamentale sapere non solo cosa fare, ma anche cosa evitare. Alcune reazioni intuitive possono in realtà peggiorare la situazione.

Sminuire il problema

Un errore comune è quello di sottovalutare la gravità della fobia scolare, considerandola un semplice “capriccio” o “svogliatezza“. Questo atteggiamento non fa altro che aumentare l’ansia e la confusione nel bambino, che si sente inascoltato e incompreso.

Colpevolizzare il bambino

Evitare di far sentire il bambino in colpa per la sua situazione è fondamentale. Sentirsi colpevole non farà che aumentare la sua ansia e potrebbe anche portare a problemi di autostima a lungo termine.

Come affrontare il problema

Ora che sappiamo cosa evitare, concentriamoci su come affrontare la fobia scolare in modo costruttivo e amorevole.

Primi passi

I primi passi includono l’instaurare un dialogo aperto con il bambino e cercare di comprendere le ragioni del suo disagio. È anche importante collaborare con la scuola e con gli insegnanti, mantenendo un clima di fiducia e apertura.

Trattamenti professionali

Se la situazione non mostra segni di miglioramento o se peggiora, è il momento di consultare un professionista. Il trattamento potrebbe includere sia l’intervento psicologico che il supporto psicopedagogico.

Psicoterapia

In alcuni casi, una psicoterapia focalizzata può essere estremamente utile. Metodi come la psicoterapia cognitivo-comportamentale o quella sistemico-relazionale possono aiutare il bambino a superare la sua fobia.

Supporto familiare

Oltre all’intervento diretto sul bambino, può essere necessario un supporto per la famiglia. Spesso, migliorare le dinamiche familiari aiuta il bambino a sentirsi più sicuro e meno ansioso, favorendo così il suo ritorno a scuola.

Ricorda, ogni bambino è unico e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro. È fondamentale adattare l’approccio alle specifiche esigenze del vostro bambino. E quando in dubbio, non esitate a cercare aiuto professionale.

La prevenzione

Prevenire è sempre meglio che curare. In tema di fobia scolare, la prevenzione comincia da casa e da un ambiente familiare sano e aperto al dialogo. Ecco alcuni suggerimenti:

1. Costruire una routine quotidiana: I bambini trovano conforto nella routine, quindi cercate di stabilire orari regolari per il sonno, i pasti e le attività.

2. Aprire canali di comunicazione: Parlate con i vostri figli regolarmente e ascoltateli attentamente. A volte, i primi segni di disagio emergono in modo sottile e solo un orecchio attento può coglierli.

3. Incoraggiare relazioni positive: Sia a casa che a scuola, le relazioni positive sono fondamentali. Incentivate i vostri figli a socializzare e a costruire amicizie sane.

4. Collaborazione con gli insegnanti: Mantenere un rapporto aperto e costruttivo con gli insegnanti permette di intercettare tempestivamente eventuali segnali di disagio.

Conclusioni

Affrontare una fobia scolare nel proprio figlio può essere una sfida emotivamente impegnativa per tutta la famiglia. Tuttavia, con il giusto approccio e il supporto professionale, è possibile superare questa fase difficile. Ricordate che ogni bambino è unico e che la soluzione migliore si costruisce su misura per le sue esigenze specifiche. Se sospettate che vostro figlio soffra di fobia scolare, non esitate a cercare aiuto professionale.

FAQ

1. Mio figlio ha paura di andare a scuola, è normale?
La paura di andare a scuola può essere un comportamento temporaneo o può indicare una fobia scolare più seria. È importante affrontare il problema tempestivamente.

2. Quando dovrei consultare uno specialista?
Se il comportamento persiste o peggiora, o se notate sintomi di disagio anche in altre aree della vita del bambino, è consigliabile consultare uno specialista.

3. Cosa posso fare a casa per aiutare mio figlio?
Stabilire una routine, aprire canali di comunicazione e costruire un ambiente positivo possono fare molto per alleviare l’ansia del vostro bambino.

4. La psicoterapia è sempre necessaria?
Non sempre, ma in casi più gravi o persistenti può essere un trattamento molto efficace.

5. Come posso instaurare un buon dialogo con gli insegnanti?
Mantenete una comunicazione aperta e regolare con gli insegnanti e mostratevi disponibili alla collaborazione per il benessere del vostro bambino.

Ricordate, il benessere del vostro bambino è una responsabilità condivisa e la chiave è l’ascolto, la comprensione e la collaborazione. Per ulteriori approfondimenti, potete trovarmi su Parentube. Ciao a tutti!

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Articolo realizzato da:
Dott.ssa Serena Lauria
Psicologa clinica e psicoterapeuta
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