SVEGLIA
Dott. Vittorio Vezzetti

Dott. Vittorio Vezzetti

E se il bambino si sveglia spesso?

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Cosa fare se tuo figlio si sveglia spesso durante la notte?

Vediamo insieme quali possono essere le ragioni dei suoi risvegli e alcuni rimedi da mettere in atto per allungare le sessioni di sonno.

1. Tuo figlio si sveglia spesso: ecco alcune ragioni per le quali succede

Oggi affrontiamo un tema importante, complesso e, a volte anche un po’ frustrante.

Il bambino che non dorme bene, il lattante che si sveglia spesso e ha il sonno disturbato.

Nei neonati questo può avvenire per la fame, quindi controllate sempre che l’alimentazione sia sufficiente. Oppure per il mal di pancia: le coliche gassose. Questo, però, di solito si risolve in 3 mesi.

Ancora, per il reflusso gastro-esofageo: mettendo il bambino coricato è possibile che ci sia un rigurgito acido che brucia l’esofago e lo sveglia.

Crescendo entrano in gioco fenomeni come il pavor nocturnus e gli incubi. Nel primo caso (prevalente nelle prime fasi del sonno, nella fase NON REM) il bebè appare inconsolabile e assente mentre nel secondo (prevalente nella fase REM, più tardiva) viene tranquillizzato dall’arrivo del genitore.

2. Bambini che si svegliano spesso: rituali del sonno

Invece, nel caso degli incubi che si manifestano nella fase successiva REM, il bambino è tranquillizzabile dall’arrivo del genitore in modo più facile.

Se il bambino fa fatica ad addormentarsi è consigliabile, innanzi tutto, la tecnica del rituale del sonno: fare sempre le stesse identiche cose prima di andare a letto. Si crea un ritmo abituale. Ad esempio: fare un bagnetto tiepido, fare dei massaggini ecc. Insomma, mantenere una serie di situazioni che il bambino imparerà a riconoscere come propedeutiche all’addormentamento.

3. I risvegli programmati

Se, invece, il bambino si sveglia spesso, gli americani propongono (a quanto pare con discreto successo) la tecnica dei risvegli programmati.

In cosa consistono? Vediamo un esempio.

Se so che mio figlio di solito mi sveglia alle 23, all’una, alle tre, allora io lo sveglierà alle 22:45, per poi rimetterlo a letto “rovinandogli” così quel ritmo che si è creato da solo.

È stato visto che le pause trai vari episodi di risveglio tendono ad allungarsi.

Infine, può essere utile anche un aiuto “farmacologico” con triptofano (che facilita l’addormentamento) e melatonina-da usare comunque sotto controllo del pediatra.

Queste sostanze possono aiutare rispettivamente l’addormentamento e la regolarità del sonno. Contro i disturbi del sonno attualmente sta prendendo piede l’uso di estratti di griffonia.

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Articolo realizzato da:
Dott. Vittorio Vezzetti
Medico pediatra
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