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La scuola dell’infanzia [3 anni]

scuola dell'infanzia

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Il mio bambino è pronto per la scuola dell’infanzia? Riuscirà ad adattarsi al nuovo contesto? Parliamone con la pedagogista.

1. L’iscrizione alla scuola dell’infanzia

La famiglia è la prima realtà educativa dei bambini, realtà che man mano si arricchisce grazie all’asilo nido e a contesti extrafamiliari e scolastici.

Sottolineo l’importanza degli asili nido e della scuola dell’infanzia che rappresentano un aiuto prezioso per sviluppare in modo globale ed equilibrato la personalità dei bambini, spazio nel quale fare esperienze di arricchimento, di ricerca, di scoperta.

Mi soffermo in questa sede al momento dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia: un genitore può chiedersi se il bambino affronterà la situazione con serenità, se è pronto ad apprendimenti diversi, se la scelta rappresenta il bene del bambino. Ogni momento di transizione porterà il genitore a porsi delle domande

2. La scelta della scuola dell’infanzia

Intorno ai 3 anni sicuramente la priorità sarà curare l’aspetto della socialità e quindi scegliere una scuola con un piano pedagogico in equilibrio tra apprendimento sociale e cognitivo.

La scelta della scuola deve essere guidata dal garantire al proprio figlio lo sviluppo emotivo e non dalla fretta di prepararli alle acquisizioni della scrittura o lettura. C’è tempo per ogni cosa.

Un bambino di 5/6 anni potrà essere più vicino a compagni che amano giocare e quindi essere a suo agio in ambienti meno strutturati, oppure potrà amare linguaggi più formalizzati, contesti più organizzati. Di fronte a questo possiamo capire la miglior scelta progettuale per i figli, cogliere l’opportunità migliore.

3. Il bambino è pronto alla scuola dell’infanzia?

Alla domanda “Il bambino è pronto?” rispondo che il bambino deve saper prestare attenzione, eseguire i compiti assegnati, gestire i propri oggetti personali.

Tagliare, disegnare, scrivere sono capacità che richiedono una importante maturità neurologica ed emotiva. Ogni bambino sarà pronto secondo tempi diversi rispetto a un altro della stessa età e questo va rispettato.

Bisogna quindi saper osservare. Donare al bambino un anno in più per maturare sarà più importante che fargli iniziare la scuola primaria a 6 anni. L’obiettivo di voi genitori sarà stimolare il suo interesse nell’apprendere e considerare alcuni fattori per la scelta del passaggio come: difficoltà oculo manuali, ritardo nello sviluppo sociale (pensiamo al momento della socialità e integrazione con il gruppo dei pari o alla capacità di rispettare il proprio turno), sviluppo motorio immaturo, difficoltà a concentrarsi.

4. Conclusioni

Sono alcuni aspetti che possono essere motivo di lasciare il bambino maturare ancora un anno prima della sc. materna o della primaria.

Possiamo affermare che bisogna capire quali porte della conoscenza del bambino aprire perché ogni opportunità didattica dipende dall’unicità della situazione e dall’unicità del bambino.

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